Era dedicato al catalogo nazionale dei beni culturali il convegno organizzato dal Ministero per i beni e e le attività culturali presso la sede di Via di San Michele a Roma.
Pensieri sparsi attorno al tema dell'architettura, scritti come “confessioni”‚ da uno dei maggiori protagonisti del XX secolo in questo campo. Una difesa di quest'arte attraverso considerazioni personali, formulate nell'epoca in cui la vita professionale dell'autore raggiunge il suo apice col progetto del grattacielo Pirelli, più volte citato nel testo, come scrive lo stesso Gio Ponti…
Sarà possibile fino al 17 gennaio 2013 inviare segnalazioni per la partecipazione al V° corso di aggiornamento per responsabili di musei diocesani.
Si terrà giovedì 13 dicembre alle 16.30 nella sala 1 della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma la presentazione dei due volumi Archivi e biblioteche ecclesiastiche del terzo millennio. Dalla tradizione conservativa all'innovazione dei servizi e Consegnare al futuro. Archivi e biblioteche.
Anche quest'anno la scadenza del 30 novembre ha corrisposto all'inoltro da parte delle diocesi italiane, di un considerevole numero di richieste di contributo presso l'Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici.
Il cuore del complesso parrocchiale è costituito dal cilindro che ospita l’aula liturgica. La pianta ellittica consente di associare la tradizionale disposizione longitudinale dell’assemblea con uno spazio concentrato, fortemente coeso: l’aula “offre al popolo un ambiente in cui esperire la prossimità all’altare, ma allo stesso tempo inequivocabilmente orientato sull’asse centrale” …
La riflessione di Enrico Castiglioni sul significato dell’agire architettonico, sulla costruzione delle chiese e sull’arte cristiana matura durante la seconda Guerra Mondiale e della Ricostruzione, ma perviene a compiuta realizzazione solo negli anni a cavallo del Concilio, con la chiesa di Prospiano. Le masse potenti, lo spazio unitario e la luminosità astratta testimoniano la capacità di Castiglioni di attingere a un linguaggio “originario” (così come definito da Gio Ponti) e al tempo stesso contemporaneo, superando le semplici categorie oppositive di tradizione/innovazione…
Come indicato nei presupposti del “formare simbolico” di Benedetti, la chiesa assume l’esplicito richiamo alla torre-fortezza e alla montagna-sacra. Una vera e propria “cittadella sacra”, espressione “di una realtà fatta per l’uomo, ma ‘diversa’ dalle ‘ dimore dell’uomo’. Una diversità che non si contrappone all’uomo, ma che si caratterizza e si coinvolge con lui, onde fondarne e sostenerne l’esperienza terrena”…
Costruita negli anni immediatamente successivi alla chiusura del Concilio Vaticano II, la chiesa di Sant’Eusebio è stata laboratorio di sperimentazioni per la sistemazione rinnovata dei poli liturgici. L’ampio spazio presbiteriale e la luminosità dell’aula hanno consentito – con approssimazioni successive – la progressiva messa a punto di assetti adeguati e convincenti…
La Chiesa di Palmi fin dagli anni Trenta del secolo scorso aveva affrontato l’aggiornamento del proprio patrimonio edilizio, ma l’espansione dell’abitato suggerisce anche un potenziamento della rete parrocchiale nelle aree più periferiche, a nord-est del centro storico (area già dipendente dalla parrocchia del Rosario): il 29 maggio 1994 – per volere dell'allora vescovo di Oppido-Palmi Mons. Domenico Crusco – viene quindi istituita la quinta parrocchia cittadina, intitolata alla Santa Famiglia, dedicazione scelta per ricordare l'Anno internazionale della famiglia voluto da Papa Giovanni Paolo II, affidata al parroco don Pasquale Pentimalli.