È il momento per la Chiesa italiana di fare nuove alleanze e scendere in campo nella partita decisiva del recupero delle nostre città e in particolare dei molti quartieri degradati e invisibili che caratterizzano le nostre città fuori dei centri storici.
Dobbiamo farlo con progetti concreti e condivisi.
Condivisi con la politica, con le associazioni ambientaliste, con il sistema economico e le imprese, con i cittadini, richiamando noi stessi e ognuno di questi soggetti alle proprie responsabilità specifiche in nome di una etica e di un obiettivo comuni che partano dai principi inderogabili di giustizia sociale e di qualità della relazione fra persona e luogo»...