Per iniziativa della Cei, in arrivo un manifesto condiviso con i criteri guida per riqualificare le periferie e migliorare la qualità della vita nelle aree urbane
Quando Francesco ha pubblicato l'enciclica «Laudato si'» l'iniziativa era già in cantiere,
«ma il testo del Papa ci ha dato un contributo importante e provvidenziale», spiega a Vatican Insider don Giuseppe Russo, del Servizio Nazionale per l'edilizia di culto della Cei, al lavoro per ultimare un manifesto intitolato «Sulla cura della casa comune. Progettare città per le persone».
Il testo è stato discusso durante un seminario a porte chiuse di due giorni, che si è tenuto lo scorso fine settimana a Torino: una cinquantina di esperti, rappresentanti delle istituzioni, della politica, dell'economia, delle banche e dell'associazionismo, si sono confrontati sul tema della città, sulle sue trasformazione e sulla centralità delluomo, nei progetti e nelle decisioni da prendere. Per tradurre in strategie e azioni concrete le prospettive dell'enciclica. Così facendo la Cei allarga il suo orizzonte, non più limitato ai luoghi del sacro, agli edifici di culto e alla liturgia: si guarda alluomo e ai luoghi dellabitare, al degrado delle periferie e agli spazi della condivisione.