Sono state presentate a Milano, in una conferenza stampa presso la sede del Museo Diocesano, le Giornate Nazionali dei musei ecclesiastici, organizzate dallAmei (Associazione musei ecclesiastici italiani) per sabato 2 e domenica 3 marzo prossimi. Più di duecento, in tutta Italia, i musei che saranno visitabili gratuitamente: unoccasione per riscoprire un patrimonio di oltre mille realtà, dalla Sicilia alla Valle dAosta, spesso ingiustamente escluse dagli itinerari turistici abituali e che invece custodiscono un vero e proprio tesoro di arte e cultura. Lelenco completo delle strutture aderenti è disponibile nel sito
www.amei.biz.
Le Giornate dei Musei Ecclesiastici non sono che una delle tante iniziative che lAmei ha messo in cantiere per il 2013, anno che, come ha sottolineato il presidente Mons. Giancarlo Santi, deve essere quello della emersione dei Musei Ecclesiastici: da Musei cancellati a musei sempre più aperti, attivi e protagonisti.
Molti, ad esempio, hanno aderito a quello che è il primo Progetto di rete intorno a un tema scelto a livello nazionale. Per il 2013 lo spunto è stato offerto dalle Celebrazioni per lanniversario dellEditto di Costantino che hanno suggerito un percorso progettuale condiviso, ispirato al tema costantiniano nel suo significato originario, e alle sue conseguenze per la storia del Cristianesimo, anche in relazione alla contemporaneità.
Alla conferenza stampa ha partecipato anche Mons. Stefano Russo, Direttore dellUfficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici. Lattività dei musei diocesani ha spiegato Mons. Russo - trova sostegno anche dalle possibilità offerte dall8x1000 alla Chiesa cattolica. E dal 1996, infatti, che la Conferenza Episcopale Italiana permette a questi istituti culturali di attingere annualmente a dei contributi. Sono contributi cha allo stato attuale possono arrivare per ogni singola realtà ad una quota massima di 13.000. I contributi vanno utilizzati per accompagnare lattività ordinaria dei musei quindi per attività quali la catalogazione, i laboratori didattici, lacquisto di attrezzature, gli allestimenti, il restauro di opere mobili conservate al loro interno ecc. Dal 1996 al 2011per questa finalità sono stati assegnati più di 28 milioni e mezzo di euro.