L'iniziativa ha riscosso un ampio successo, per il grande interesse suscitato dalla visita alle numerose chiese selezionate dai curatori (Giorgio Della Longa e Antonio Marchesi) e per gli approfondimenti sulla figura di Guardini e di alcuni tra i maggiori architetti del tempo che ne hanno condiviso ed attuato le idee sulla liturgia, pervenendo a spazi inediti, affascinanti e funzionali.
Di particolare intensità sono stati i momenti di fraternità vissuti dai circa 90 partecipanti provenienti da molte diocesi italiane.
Il successo dell'evento è certamente da ascrivere alla stretta collaborazione tra gli enti promotori, ed in special modo tra la CEI e la diocesi di Colonia. In tal senso si è trattato di una autentica esperienza di Chiesa.
La scelta degli edifici si è concentrata su alcuni casi particolarmente significativi di questi 40 anni: dalla celebre cappella di Rothenfels, alle chiese di Schwarz e Guardini, agli edifici di Böhm e Weber fino ai nuovi linguaggi del dopoguerra con il brutalismo di G. Böhm (tutti architetti sensibili al tema della liturgia e legati alle esperienze del Movimento Liturgico - Guardini, Van Acken, Herwegen). Al contempo tutti edifici di grandissima qualità architettonica.
I momenti di approfondimento hanno riguardato: l'evoluzione dell'architettura liturgica nel periodo a cavallo del nazionalsocialismo e della guerra; la recezione delle sperimentazioni del Movimento liturgico nella ricostruzione postbellica; il rapporto con la modernità prima e dopo la guerra, la reale conoscenza e l'incidenza dell'esperienza di Rothenfels nella progettazione di chiese negli anni dal dopoguerra al Concilio (in Germania e all'estero).