UFFICIO NAZIONALE PER I BENI CULTURALI ECCLESIASTICI E L'EDILIZIA DI CULTO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Contributi in favore dei beni culturali ecclesiastici

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2 Luglio 1998

Contributi a favore dei beni culturali ecclesiastici
Nel maggio 1996 l?Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso di stanziare 100 miliardi a favore dei beni culturali ecclesiastici. Nel corso del 1997 tale decisione è stata messa in atto grazie al lavoro di una apposita Commissione per la valutazione delle richieste, presieduta da S.E. Mons. Pietro Garlato, vescovo di Tivoli, e all?impegno dell?UNBCE. Nel maggio 1997 l?Assemblea Generale dei vescovi ha deciso di destinare altri 100 miliardi dell?otto per mille a favore dei beni culturali ecclesiastici. S.E. Mons. Ennio Antonelli, in data 20 giugno 1997, ha inviato ai vescovi italiani una circolare per informarli sulle procedure da seguire per accedere ai fondi stessi. Alla circolare erano allegati i formulari per la presentazione delle domande, oltre ad alcune importanti precisazioni e integrazioni del Regolamento e delle Norme riguardanti i contributi.

Prot. n. 556/97 Roma, 20 giugno 1997
BENI CULTURALI ECCLESIASTICIEsercizio finanziario 1997Domanda di contributi Agli E.mi Membridella Conferenza Episcopale ItalianaLORO SEDI
Venerato Confratello, sono lieto di scriverLe in merito ai contributi che la C.E.I. intende erogare a favore dei beni culturali ecclesiastici, per il secondo anno, sulla base della delibera approvata il 22 maggio 1997 dalla XLIII Assemblea Generale dei Vescovi italiani. In questi giorni stanno partendo le ultime comunicazioni dei contributi assegnati alle diocesi che ne hanno fatto richiesta a valere sull´esercizio finanziario 1996; ciò mi consente di fare qualche riflessione riguardante il primo anno di finanziamenti C.E.I. a favore dei beni culturali. Pur nella ristrettezza dei tempi, circa due terzi delle diocesi italiane sono riuscite a predisporre la documentazione e hanno presentato le domande di contributo. Trattandosi del primo anno, in cui era necessario mettere a punto le procedure e dare vita a nuove iniziative, il ri
sultato mi sembra molto positivo. Questo dato conferma che la maggior parte delle diocesi italiane sono impegnate sui molti fronti della tutela dei beni culturali. Con l´esercizio finanziario 1997, avendo più tempo a disposizione per predisporre le domande e grazie all´esperienza maturata nel 1996, spero che tutte le 227 diocesi italiane saranno in grado di presentare richiesta di contributo. In relazione all´esercizio finanziario 1997 desidero fornire alcune informazioni pratiche. 1. La data di scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 30 novembre 1997. 2. Le domande di finanziamento, da preparare utilizzando i formulari allegati, devono essere inviate alla Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici, Circonvallazione Aurelia 50, 00165 ROMA. 3. Per la istruzione delle pratiche si invitano gli Uffici competenti a leggere attentamente le "Norme per la concessione di contributi della Conferenza Episcopale Italiana a favore dei beni culturali ecclesiastici" (cfr. Notiziario, 1996/3, pp. 94–97) e il relativo "Regolamento esecutivo" (cfr. Notiziario, 1996/7, pp. 226–233) e a valersi della consulenza degli incaricati regionali (il cui elenco viene trasmesso in allegato). L´Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della C.E.I. (tel. 06/66398264, fax 06/66398267, e–mail unbc@mb.chiesacattolica.it) è disponibile per ogni chiarimento ed aiuto che si rendesse necessario. 4. Anche per il 1997, come è già avvenuto nel 1996, i contributi sono destinati a cinque finalità:a) inventario informatizzato (solo per le diocesi che non hanno fatto richiesta nell´esercizio finanziario 1996);b) impianti di sicurezza;c) conservazione e consultazione di archivi e biblioteche di enti ecclesiastici e promozione di musei diocesani o di interesse diocesano;d) acquisto di beni architettonici a scopo di salvaguardia. A questo proposito desidero richiamare la Sua attenzione sul fatto che la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, in data 19 maggio 1997 ha approvato alcune precisazioni e integrazioni al Regolamento esecutivo (che trasmetto in allegato) delle quali sarà bene prendere attenta visione;e) restauro e consolidamento statico di beni architettonici. A proposito della quota minima ammessa a finanziamento, desidero richiamare la Sua attenzione sul fatto che essa, a partire dall´esercizio finanziario 1997, è stata ridotta da 200 milioni a 100 milioni (cfr. Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana,1997/2, p. 71). 5. Anche per l´anno finanziario 1997, così come è avvenuto per il 1996, l´importo a valere sui fondi dell´otto per mille destinato a favore della salvaguardia dei beni culturali ecclesiastici è di 100 miliardi; tale importo è stato deciso dalla XLIII Assemblea Generale dei Vescovi, il 22 maggio scorso. Per concludere desidero sottolineare due punti qualificanti del programma di finanziamento a favore dei beni culturali. Essendo assai limitati rispetto alle necessità, i contributi C.E.I. sono solo un aiuto per affrontare alcuni casi urgenti; da soli i contributi C.E.I. non sono risolutivi nè intendono sostituire i contributi dei fedeli e degli Enti pubblici. Essi risulteranno efficaci se saranno uniti a quelli provenienti dalle comunità cristiane, da privati benefattori, da sponsor e da Enti pubblici; premiano lo spirito di iniziativa e la capacità di suscitare collaborazione tra soggetti diversi. Inoltre mi permetto di insistere affinchè nella formulazione delle domande di contributo e nella preparazione della documentazione da allegare ad esse gli Uffici competenti si attengano alle disposizioni previste dal Regolamento applicativo, in modo più rigoroso di quanto si è fatto nell´anno finanziario 1996. Mi è gradita l´occasione per rinnovarLe il mio fraterno saluto, con l´augurio di ogni bene nel Signoredev.mo
+ Ennio AntonelliSegretario GeneraleContributi a favore dei beni culturali ecclesiastici
Nel maggio 1996 l?Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso di stanziare 100 miliardi a favore dei beni culturali ecclesiastici. Nel corso del 1997 tale decisione è stata messa in atto grazie al lavoro di una apposita Commissione per la valutazione delle richieste, presieduta da S.E. Mons. Pietro Garlato, vescovo di Tivoli, e all?impegno dell?UNBCE. Nel maggio 1997 l?Assemblea Generale dei vescovi ha deciso di destinare altri 100 miliardi dell?otto per mille a favore dei beni culturali ecclesiastici. S.E. Mons. Ennio Antonelli, in data 20 giugno 1997, ha inviato ai vescovi italiani una circolare per informarli sulle procedure da seguire per accedere ai fondi stessi. Alla circolare erano allegati i formulari per la presentazione delle domande, oltre ad alcune importanti precisazioni e integrazioni del Regolamento e delle Norme riguardanti i contributi.

Prot. n. 556/97 Roma, 20 giugno 1997
BENI CULTURALI ECCLESIASTICIEsercizio finanziario 1997Domanda di contributi Agli E.mi Membridella Conferenza Episcopale ItalianaLORO SEDI
Venerato Confratello, sono lieto di scriverLe in merito ai contributi che la C.E.I. intende erogare a favore dei beni culturali ecclesiastici, per il secondo anno, sulla base della delibera approvata il 22 maggio 1997 dalla XLIII Assemblea Generale dei Vescovi italiani. In questi giorni stanno partendo le ultime comunicazioni dei contributi assegnati alle diocesi che ne hanno fatto richiesta a valere sull´esercizio finanziario 1996; ciò mi consente di fare qualche riflessione riguardante il primo anno di finanziamenti C.E.I. a favore dei beni culturali. Pur nella ristrettezza dei tempi, circa due terzi delle diocesi italiane sono riuscite a predisporre la documentazione e hanno presentato le domande di contributo. Trattandosi del primo anno, in cui era necessario mettere a punto le procedure e dare vita a nuove iniziative, il risultato mi sembra molto positivo. Questo dato conferma che la maggior parte delle diocesi italiane sono impegnate sui molti fronti della tutela dei beni culturali. Con l´esercizio finanziario 1997, avendo più tempo a disposizione per predisporre le domande e grazie all´esperienza maturata nel 1996, spero che tutte le 227 diocesi italiane saranno in grado di presentare richiesta di contributo. In relazione all´esercizio finanziario 1997 desidero fornire alcune informazioni pratiche. 1. La data di scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 30 novembre 1997. 2. Le domande di finanziamento, da preparare utilizzando i formulari allegati, devono essere inviate alla Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici, Circonvallazione Aurelia 50, 00165 ROMA. 3. Per la istruzione delle pratiche si invitano gli Uffici competenti a leggere attentamente le "Norme per la concessione di contributi della Conferenza Episcopale Italiana a favore dei beni culturali ecclesiastici" (cfr. Notiziario, 1996/3, pp. 94–97) e il relativo "Regolamento esecutivo" (cfr. Notiziario, 1996/7, pp. 226–233) e a valersi della consulenza degli incaricati regionali (il cui elenco viene trasmesso in allegato). L´Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della C.E.I. (tel. 06/66398264, fax 06/66398267, e–mail unbc@mb.chiesacattolica.it) è disponibile per ogni chiarimento ed aiuto che si rendesse necessario. 4. Anche per il 1997, come è già avvenuto nel 1996, i contributi sono destinati a cinque finalità:a) inventario informatizzato (solo per le diocesi che non hanno fatto richiesta nell´esercizio finanziario 1996);b) impianti di sicurezza;c) conservazione e consultazione di archivi e biblioteche di enti ecclesiastici e promozione di musei diocesani o di interesse diocesano;d) acquisto di beni architettonici a scopo di salvaguardia. A questo proposito desidero richiamare la Sua attenzione sul fatto che la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, in data 19 maggio 1997 ha approvato alcune precisazioni e integrazioni al Regolamento esecutivo (che trasmetto in allegato) delle quali sarà bene prendere attenta visione;e) restauro e consolidamento statico di beni architettonici. A proposito della quota minima ammessa a finanziamento, desidero richiamare la Sua attenzione sul fatto che essa, a partire dall´esercizio finanziario 1997, è stata ridotta da 200 milioni a 100 milioni (cfr. Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana,1997/2, p. 71). 5. Anche per l´anno finanziario 1997, così come è avvenuto per il 1996, l´importo a valere sui fondi dell´otto per mille destinato a favore della salvaguardia dei beni culturali ecclesiastici è di 100 miliardi; tale importo è stato deciso dalla XLIII Assemblea Generale dei Vescovi, il 22 maggio scorso. Per concludere desidero sottolineare due punti qualificanti del programma di finanziamento a favore dei beni culturali. Essendo assai limitati rispetto alle necessità, i contributi C.E.I. sono solo un aiuto per affrontare alcuni casi urgenti; da soli i contributi C.E.I. non sono risolutivi nè intendono sostituire i contributi dei fedeli e degli Enti pubblici. Essi risulteranno efficaci se saranno uniti a quelli provenienti dalle comunità cristiane, da privati benefattori, da sponsor e da Enti pubblici; premiano lo spirito di iniziativa e la capacità di suscitare collaborazione tra soggetti diversi. Inoltre mi permetto di insistere affinchè nella formulazione delle domande di contributo e nella preparazione della documentazione da allegare ad esse gli Uffici competenti si attengano alle disposizioni previste dal Regolamento applicativo, in modo più rigoroso di quanto si è fatto nell´anno finanziario 1996. Mi è gradita l´occasione per rinnovarLe il mio fraterno saluto, con l´augurio di ogni bene nel Signoredev.mo
+ Ennio AntonelliSegretario Generale